ROBERTO OSCULATI

Ordinario di Storia del Cristianesimo
presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Catania
(1987 - 2012)
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L'EVANGELO DI MARCO

IPL, Milano 2005, pp. 205
 

 

Uomini e donne accompagnano l’itinerario del nazareno e si pongono ai margini della sua strada, che passa dall’investitura messianica sul Giordano alla prova nel deserto,dai prodigi in Galilea alla croce di Gerusalemme e alla nuova presenza tra i suoi. Uno stretto e ripido sentiero conduce dalla malattia alla salute, dalla colpa alla giustizia, dal dolore alla gioia, dalla morte alla vita. La lunga e colorita catena unisce l’ispido battezzatore, i pescatori Simone ed Andrea, Giacomo e Giovanni, la suocera guarita e le donne generose, i malati del corpo e dell’animo, Levi l’esattore, i dodici nuovi figli di Giacobbe, la madre siriana e i padri in angoscia, il guaritore indipendente, i bambini accolti. Nella Gerusalemme della legge, del culto e della politica si aggiungono altri amici silenziosi e fattivi, pur nel momento dell’esclusione e della violenza. Il narratore li propone tutti, oltre ogni misura cronologica e biografica, quali esempi di umanità tesa alla ricerca di se stessa. Tutto il racconto diventa una parabola ovvero un’immagine di universale sapienza, sempre aperta a chiunque vi ritrovi se stesso.

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