ROBERTO OSCULATI

Ordinario di Storia del Cristianesimo
presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Catania
(1987 - 2012)
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ROBERTO OSCULATI, L'evangelo di Luca, IPL, Milano, 2002, pp. 288, € 14,90

in Ricerca 76/3 (2003), p. 33.

È un affascinante viaggio all'intemo del terzo evangelo, quello proposto da Roberto Osculati ne L'evangelo di Luca (IPL, Milano, 2002).

Come già ne L'evangelo di Giovanni (IPL, Milano, 2000), non vi troveremo il tradizionale commento esegetico, magari corredato di esaurienti apparati critici e filologici, ma la meditazione sul testo sacro verificato, per così dire "messo alla prova", nello stimolante contesto dell'insegnamento universitario - l'autore è ordinario di Storia del Cristianesimo presso l'Università di Catania - e del dialogo-dibattito con gli studenti di oggi.

Si propone una suddivisione del racconto lucano didatticamente utile e catecheticamente efficace: il testo è presentato in quattro macrosezioni, quindi in trenta "tappe", precedute da una breve introduzione. Particolare rilievo assume la terza sezione - Vita dei discepoli - che rilegge i capitoli 9, 51 - 19, 27, ovvero la serie dei racconti a sfondo morale e le sentenze che costituiscono l'insegnamento di Gesù, ponendo l'accento sulle modalità concrete della sequela: i passi tipicamente lucani - tra cui quelli del samaritano, del padre misericordioso, di Marta e Maria, di Zaccheo - disegnano con essenzialità il profilo del discepolo. Disponibilità all'ascolto e attitudine alla preghiera, coscienza di sé e assunzione di responsabilità, refrattarietà al conformismo religioso e capacità di superare le apparenze, rifiuto della violenza e rinuncia alla ricchezza, superamento del pregiudizio e di ogni principio di esclusione, ma soprattutto esercizio personale, fattivo, della misericordia: sono questi i tratti del discepolo di ieri ma anche di quello di oggi, nonché di una comunità cristiana missionaria e universale, capace davvero, nella storia, di farsi segno dell'evangelo di Cristo, trasformando i doni in impegni, in azione. La proposta che Luca offre alla comunità cristiana è certo ambiziosa e non priva di difficoltà: ma l'intero evangelo "dove la sterile e la vergine diventano madri, i malati sono guariti, i peccatori perdonati, i morti risorgono" è sorretto dalla certezza che l'azione salvifica di Dio è più forte dell'egoismo e delle paure degli uomini.

Il commento di Osculati non tralascia di suggerire con intelligenza collegamenti con la tradizione cristiana, con gli altri Vangeli, con l'epistolario paolino e con il naturale prosieguo del racconto lucano, gli Atti degli apostoli; ma la trattazione non è mai di taglio accademico, conservando invece la freschezza del confronto, la potenza del discorso vivo, flagrante, imbevuto delle domande del pubblico giovanile odierno, capace di parlare ad esso in modo più che significativo, di dare risposte a domande veramente esistenti nella ricerca dei giovani cristiani di oggi. Una serie di appendici, infine, forniscono al lettore, oltre all'indicazione di alcuni strumenti di studio e di approfondimento, la possibilità di riflettere sulla terminologia ricorrente e sui passi caratteristici di Luca, e sulle interpretazioni del testo lucano nelle arti figurative, nella musica, nella letteratura.

Daniela Vasta